Sur les rives du lac M�re Un voyage aux confins du Tibet � la rencontre du peuple Moso FRANCESCA ROSATI FREEMAN 248 pages, 2015 - ISBN 9782919750603 - editions-tensing.fr
Dans le Yunnan, au sud-ouest de la Chine, au pied de l'Himalaya, depuis des mill�naires habitent les Moso,
une soci�t� �galitaire o� les femmes sont valoris�es sans que les hommes ne soient discrimin�s.
Ici aucune activit� est consid�r�e sup�rieure ou inf�rieure sur la base du sexe, et l'�ducation des enfants
n'est pas fond�e sur la discrimination du genre. C'est un exemple de vie harmonieuse et pacifique, une soci�t�
guid�e par les femmes que les hommes acceptent sans craindre de perdre leur virilit�.
Des concepts universels tels que famille, mariage, maternit� et paternit�,
prennent chez les Moso une tout autre signification, bouleversant ainsi notre syst�me de valeurs, en montrant
un mod�le diff�rent de soci�t�. L'absence du mariage et le fait que les femmes aient le contr�le de leur corps
et de leur sexualit� ne sont pas consid�r�s comme immoral, ou cause de d�sordre social, mais comme la fa�on la
plus naturelle de vivre la vie en harmonie. Malheureusement l'identit� de cette communaut� est menac�e par
l'afflux d'un tourisme envahissant, faisant passer les Moso d'une �conomie solidaire � une �conomie de march�.
Le progr�s technologique se fait au d�triment des valeurs traditionnelles.
� l'occasion du 50�me anniversaire de l'ONU, la soci�t� Moso a �t� reconnue comme un mod�le pouvant inspirer d'autres communaut�s dans le monde.
Francesca Rosati Freeman a visité à plusieurs reprises le pays des Moso. Depuis une dizaine d'années, elle interviewe, photographie et filme la population locale. En 2014 elle réalise avec Pio d'Emilia le film documentaire "Nu Guo. Au nom de la Mère" qui a reçu le 17 février 2015 le prix du public au Festival International des Cinémas d'Asie de Vesoul.
Benvenuti nel paese delle donne Un viaggio straordinario alla scoperta dei Moso FRANCESCA ROSATI FREEMAN 200 pagine, 2010- ISBN
9788860830197 - XL Edizioni
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Quale uomo accetterebbe di mantenere i figli delle sue sorelle invece dei propri figli? Quale società, quale governo, quale religione accetterebbero di eliminare la struttura della famiglia tradizionale per sostituirla con una famiglia estesa dalla quale sono esclusi i padri biologici? E chi sarebbe d’accordo nel sostituire l’istituzione del matrimonio con un sistema basato sulla libertà sessuale in cui la donna decide senza pressioni di alcun tipo con chi passare la notte e quando avere figli? Questo è il mondo dei Moso. Un sistema che non produce i conflitti e le violenze tra i sessi che il senso comune generalmente attribuisce alla "natura umana". Un portale con la scritta cinese attraversa la strada da un’estremità all’altra. Incuriosita chiedo alla guida cosa ci sia scritto. «Benvenuti nel paese delle donne», mi risponde e aggiunge, con una certa enfasi, «qui abitano i Moso, una società matriarcale». Siamo nella provincia dello Yunnan, ai piedi dell’Himalaya: "yun" vuol dire nuvola, "nan" vuol dire sud, il paese a sud delle nuvole. In questa regione incantata vivono i Moso, una minoranza etnica strutturata in grandi famiglie di discendenza materna. Questa società millenaria da sempre rifiuta il matrimonio. Persino durante la Rivoluzione culturale molte coppie tentarono di sottrarsi a un’imposizione che andava contro i loro stessi principi. Le coppie, infatti, non abitano sotto lo stesso tetto, ma passano la notte insieme per separarsi all’alba. Bizzarro, no? Pensate a una madre che redarguisce un figlio disubbidiente sotto la minaccia di farlo sposare! Fra i Moso non è impossibile che accada. Qui si tollera meglio un’infedeltà che la violenza derivante dalla gelosia.
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NU GUO - NEL NOME DELLA MADRE Il film-documentario sul matriarcato Moso in Cina FRANCESCA ROSATI FREEMAN e PIO D'EMILIA 56 minuti, 2014 - Guarda il film su YouTube
Il film è disponibile nelle versioni: ITA, ENG e FRA
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I Moso, una minoranza etnica di circa 40 mila persone, vivono in vari villaggi attorno al Lago Lugu, nello Yunnan (Cina), ai piedi dell'altopiano tibetano. La loro � una societ� egualitaria di tipo matrilineare. E' la dabu, cio� la donna anziana, che guida la famiglia e tutti i suoi discendenti portano il cognome materno. Questo sistema familiare non contempla il matrimonio n� la convivenza. Le donne hanno a disposizione una loro camera (la camera dei fiori) dove si intrattengono con i loro partner, generalmente solo durante la notte. Non vi � alcun riconoscimento giuridico della paternit�, il padre pu� avere con i propri figli un ruolo affettivo, senza tuttavia poter esercitare diritti o aver obblighi materiali. Il ruolo "paterno" viene invece esercitato dagli zii materni. Questo assetto socio-familiare unito alla pratica del consenso esclude ogni forma di violenza, sia domestica che "sociale". Un messaggio forte e chiaro sull'esistenza di modelli "diversi" di societ�. Una sfida alla pretesa di universalit� della famiglia patriarcale. Dove il femminicidio non esiste, e la parola stessa � intraducibile.
Francesca Rosati Freeman ha effettuato numerosi viaggi nello Yunnan e ha a lungo soggiornato nei villaggi dei Moso. Da una decina d'anni intervista, fotografa e filma la polazione locale. Nel 2014 realizza con Pio d'Emilia il film documentario "Nu Guo. Nel nome della Madre", che ha ricevuto il 17 febbraio 2015 il premio del pubblico per il migliore documentario al Festival Internazionale del Cinema Asiatico di Vesoul.